Ciliegio

Ciliegio

L’uomo profano pretende di vivere in un mondo completamente desacralizzato. Ma, ci suggeriva Mircea Eliade, la sua è solo un’illusione. Si pensi allo spazio: l’esperienza profana lo avverte omogeneo, neutro, geometrico, “amorfo”. Eppure anche l’uomo non-religioso sa riconoscere i “luoghi santi” del suo “universo privato”. Luoghi privilegiati che, come nell’esperienza religiosa dello spazio, creano fratture nel caos della omogeneità e indicano un punto fisso, una direzione, un senso. I miei “luoghi santi” sono forse in qualche stradina silenziosa di Le Focette, a poche pedalate di distanza dal mare, o vicino ad un ciliegio, in Umbria, a guardare dal basso le cerase. Gianni Cresci